blog di luciano

Natale RaiVDA

Giorgia MoriondoMi fa molto piacere segnalarvi l'intensa settimana natalizia della programmazione televisiva di "RaiVdA", poco più di una ventina di minuti su "RaiTre" dopo il telegiornale regionale - con inizio un attimo prima delle ore 20 - con la presentazione d'eccezione, apposta per tutte le Feste, di Miss Valle d'Aosta, la bella Giorgia Moriondo
Lunedì 21 personalità e gente comune scrivono dalla Valle d'Aosta le loro "Lettere a Babbo Natale" attraverso Ivana Crétier.
Martedì 22, da un'idea sviluppata da Laura Agostino, "Luci di Natale" racconterà per immagini l'atmosfera del Natale. 
Mercoledì 23 è adatto per i gourmet con un gustoso "Menu di Natale" a cura di Nadia Milliery.
Giovedì 24, infine, diretta della vigilia dal mercatino di Natale di Aosta in piazza Severino Caveri, una trasmissione condotta da Katia Berruquier, con regia di Sonia Charles, ricca di sorprese, tra le quali spicca persino Babbo Natale!
Ogni serata, a beneficio dei bambini e del... francese, è arricchita, prima di ridare la linea a Roma, da un simpatico cartone animato che racconta diversi aspetti del Natale. Buona visione e naturalmente tutta natalizia è anche la programmazione radiofonica di "RaiVda". 

Erano "buoni"

Che ne faremo delle Carte Vallée?Quel che c'è di singolare nella fine dei "buoni carburante" è la pratica dello "scaricabarile", vale a dire l'idea di spostare su altri eventuali responsabilità, tipo "gioco della scopa" da festa giovanile.
Personalmente, dall'alto di una pila di documenti, sono sereno del lavoro svolto e ritengo che ogni sforzo sia stato fatto contro una certa astratta imbecillità di alcuni burocrati europei e la generale inerzia e pigrizia dei Governi italiani di ogni colore.
Il boccone è amaro ma salutare, perché dimostra che la nostra Autonomia in Italia ed in Europa resta spesso debole e vulnerabile.
Dopo sessant'anni di regime transitorio, a dimostrazione che in Italia nulla è più definitivo del transitorio, la ghigliottina è scattata, venata di varie ingiustizie a detrimento della Valle. Ormai bisogna guardare avanti e trovare soluzioni stabili che tengano conto dei costi energetici oggettivamente superiori su di una montagna come la nostra.

Il freddo...

Un micio freddolosoOggi possiamo, con un qual certo vezzo, dire quanto ci piaccia il freddo. Sono fra coloro che, nel migliore dei mondi possibili e fatto il pieno di caldo come una lucertola, amano giornate come queste con quel gelo che ti fa sentir vivo. Odiavo Bruxelles per quell'umidità insidiosa che ti finiva fino nelle ossa e di Roma d'inverno meglio non parlare.
In passato non era così. Era difficile combattere il freddo: altro che riscaldamento dappertutto, i vestiti erano quelli che erano, si viaggiava a piedi o su trasporti pubblici con il freddo in agguato.
Nei letti, in particolare, si infilavano "scaldini" di vario genere o fattezza e nelle stanze i camini e poi le stufe - una delle grandi edizioni dell'umanità - erano limitate rispetto agli attuali sviluppi.
Oggi il freddo - va ricordato - ha la funzione utile di consentire la produzione della neve artificiale, vista la relativa "magra", sino ad ora, di quella naturale.

Vedremo...

Uno dei tanti gruppi su Facebook contro BerlusconiIl "caso Berlusconi", vale a dire l'aggressione subita dal Presidente del Consiglio, pare avrà come conseguenza ad horas un decreto-legge, cioè il Governo legifererà a fronte di un caso «di straordinaria necessità ed urgenza» e spetterà al Parlamento convertire o no il provvedimento in legge.
Il terreno su cui ci si intende avventurare, con uno strumento la cui eccezionalità è nella Costituzione, nei regolamenti parlamentari e nella giurisprudenza della Corte Costituzionale, è quello della libertà di manifestazione per evitare quel che è capitato domenica a Milano dove in piazza del Duomo convivevano la manifestazione e la contromanifestazione e l'altro, invece, riguarda "filtri", limiti o chissà cosa rispetto all'abuso di Internet, pensando a social network - soprattutto "Facebook" - dove sono nati gruppi inneggianti all'aggressione a Berlusconi.
I temi segnalati sono interessanti, direi bipartisan, ma delicatissimi nelle loro implicazioni. Vedremo che cosa sortirà.
Avendo subito in passato un'aggressione sul Web, attraverso l'inserimento su blog di autentiche schifezze, che saranno oggetto di un processo, capisco come di fronte a certi eccessi - che finiscono poi per restare in Rete - qualcosa va fatto, ma con garbo e rispetto della grande maggioranza di utilizzatori corretti.

Fiducia

Gianfranco Fini, presidente della CameraTutti i Governi hanno ecceduto, senza eccezioni, nella richiesta della "fiducia" in Parlamento. Una ghigliottina che blocca il dibattito e lo riassume in un solo voto su una lenzuolata di commi di un articolo unico.
Ma mai come in questa Legislatura, in cui la maggioranza gode dei voti per governare e dunque non rischia come in passato "agguati" al momento del voto, il Governo Berlusconi ha ricorso a questo mezzo.
Che nel PdL la lotta interna prosegua, malgrado l'aggressione al premier, è dimostrato dalla posizione espressa oggi da Gianfranco Fini su questa richiesta di voto di fiducia sulla Finanziaria.
Ha detto il Presidente della Camera: «La presidenza ritiene che l’apposizione della fiducia - una prerogativa legittima perché costituzionalmente prevista - non può essere considerata una decisione di carattere tecnico», visti gli «inesistenti ostacoli procedurali» per cui «la scelta di porre fiducia non può che essere considerata dalla presidenza come una decisione attinente esclusivamente a decisioni di carattere politico, rientranti non nel rapporto tra maggioranza e opposizione ma in quello tra maggioranza e governo».
Questo vuol dire che non c'è nessuno sconto nello scontro...

Dietrologie

Silvio Berlusconi dopo l'aggressioneNon volevo scrivere di Silvio Berlusconi e dell'episodio di ieri sera a Milano., ma poi temevo che venisse letto come una sorta di omissione.
Avevo seguito il suo discorso in piazza del Duomo in diretta su "Sky". Lo avevo trovato piuttosto ripetitivo, ma alla fine questa è una forza e non una debolezza. Poi, per radio, ho saputo dell'aggressione.
Non esiste nessuna motivazione politica nell'atto violento che ha ferito il premier. Quando si parla del suo populismo o, per contro, del clima di odio che avvelena la politica e non solo, si dice la verità, ma se un matto usa un souvenir per colpire Berlusconi non credo che si debbano fare delle dietrologie.
Si rischia di tingere di storico un fatto di cronaca.

Troppe informazioni, nessuna informazione

barometro.jpgMai come oggi la meteorologia domina la scena, conquistandosi ovunque spazi. Per sapere che tempo fa, c'è solo da sbizzarrirsi!
Una volta non era così in Valle: quando cominciai a fare il giornalista ci si rifaceva, per la "Voix de la Vallée", al lavoro dell'albergatore-esperto meteo Clément Fillietroz dal suo Osservatorio di Saint-Barthélemy, poi il protagonista, con l'arrivo della televisione, fu Franco Pozzo, figlio del celebre allenatore della Nazionale italiana di calcio, Vittorio Pozzo, meteorologo all'aeroporto "Corrado Gex" dalla voce ruvida e dall'aspetto da gentleman inglese. Non mancava naturalmente un colpo di telefono Oltralpe, essendo svizzeri e francesi già molto avanti.
Oggi, con i satelliti che scrutano tutto ed i modelli previsionali, dovremmo essere molto più avanti ed invece, anche in questa settimana, eravamo così bombardati da notizie di neve, che alla fine resta l'impressione che, malgrado gli sviluppi della scienza, si prendano ancora - o forse ancor di più - "lucciole per lanterne".

Caleidoscopio 15 dicembre

L'attuale sede della Rai della Valle d'AostaTrent'anni per "RaiVdA". Questo l'argomento di "Caleidoscopio" in onda martedì su "Radio1" alle 12.35 negli spazi della programmazione regionale.
Le testimonianze consentiranno di tornare al 1979.
La prima sarà quella di Daniele Amedeo, giornalista che per primo si trovò a condurre il telegiornale regionale. Ricorderà il passaggio fra radio e televisione.
La seconda è quella di Livio Forma, radiocronista di "Tutto il calcio minuto per minuto", allora giornalista del regionale.
Massimo Boccarella, invece, racconterà del telegiornale pubblico visto, quel 15 dicembre, da chi - come me - lavorava per "RTA", la televisione concorrente.
Elio Stacchetti e Feliciano Sartore: furono intervistati trent'anni fa e ricordano di allora, parlando dei cambiamenti avvenuti in Valle.
In linea con l'argomento Christian Diémoz.
Che bello quando avevo vent'anni!

Un centenario in buona salute

La copertina del Messager ValdôtainQuest'anno ho avuto il privilegio, alla "Tipografia Valdostana", di vedere il "Messager Valdôtain" - ora in edicola - nella fase di lavorazione, prima che una modernissima macchina di stampa completasse l'opera. Questo almanacco, forze l'unico sopravvissuto in Italia in questo filone, resta vigoroso alla vigilia dei cent'anni e, tranne una breve assenza alla fine della Seconda guerra mondiale, ha scandito l'ultimo secolo dei valdostani e, scorrendo la collezione storica edita alcuni anni fa, ho ritrovato notizie interessanti e curiose.
C'è un aspetto che mi diverte e riguarda le previsioni del tempo del calendario, che sono oggetto di culto per molti, della serie «il "Messager" lo dice!». Ovviamente nessuno può prevedere quale sarà la meteo a così grande distanza, per cui le previsioni hanno l'improbabilità degli oroscopi, ma sono una presenza rassicurante.

Una deriva

Il premier Silvio BerlusconiIo non capisco - e non è una logica di schieramento per partito preso, visto che in privato (e Gianfranco Fini in pubblico...) molti esponenti del centro-destra concordano - dove voglia andare Silvio Berlusconi con le sue periodiche esternazioni, invocando, a sua copertura, la benedizione popolare, come se fosse un viatico contro ogni regola costituzionale.
Che in un'assise internazionale, dove non gode di grandi favori, il premier "si lasci andare" colpisce ancora di più. E il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, pur con stile britannico, replica con decisione. 
Questo clima non mi piace, perché puzza di un desiderio di autoritarismo, che resta un male da cui guardarsi. Mi auguro che i valdostani ci ragionino di fronte a questa deriva che in altre circostanze farebbe ridere, invece intristisce. La legittimazione popolare, specie pensando a come certi voti si "acquistino", ha come limite il rispetto delle regole democratiche e l'eventuale appello al voto anticipato - per un nuovo sì del popolo - non cambia nulla.

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