Liguria a Butti, vince l’astensionismo
Riconosco di aver seguito con curiosità le elezioni in Liguria per una serie di buone ragioni.
La prima è che, comunque sia, si trattava di un test interessante, benché specifico. Sempre pericoloso trasportare gli esiti sul piano nazionale, ma far finta di niente sarebbe altrettanto ridicolo.
La seconda è che amo la Liguria, dove ci sono radici familiari paterne ormai ottocentesche e materne estinte. Il fratello del mio bisnonno, Antonio Caveri, fu rettore dell’Università di Genova e politico di grande respiro. Chissà cosa direbbe di certa decadenza…
La terza è che con una parte di quella Re...
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