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12 dic 2024

Le parole tormentone

“Tormentone” è una parola di successo, ormai normale nel suo uso e non solo per le hit estive, diffusa a partire degli anni Ottanta. Oggi la si usa, infatti, nei modi più disparati, ma a me oggi interessa segnalarla nel senso di una specie di tic che si diffonde nell’impiego o persino nell’abuso nella quotidianità.

Svelo subito le carte, venendo dalla generazione che era assillata e ci rideva dal famoso “cioè”, che era diventato una specie di simbolo. Ricordo assemblee studentesche in cui era un profluvio della povera congiunzione esplicativa, poi in buona parte scomparsa per il logoramento cu...

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11 dic 2024

Il buonsenso degli uni e degli altri

Viviamo in un mondo piuttosto confuso e i vecchi riferimenti sullo scacchiere politico sono fragilizzati rispetto a certi capisaldi ideologici del passato che sembravano caratterizzare i rispettivi schieramenti.

Oggi si assiste a chi saltabecca con argomenti demagogici e fumosi, creando una confusione che spinge i cittadini ad allontanarsi dalle urne e dalla partecipazione in politica. Istruttivo quanto ha scritto Marion Dupont, giorni fa, su Le Monde.

La giornalista accende un faro sull’utilizzo di questo prezzemolo che è diventato il “buonsenso”, come in italiano è stato traslata in un antic...

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10 dic 2024

Attenzione non drammatizzazione

Ogni volta in cui viene in Valle d’Aosta un autorevole esponente dell’antimafia - in genere ospite di qualche politico che se ne occupa o di associazioni che egualmente lo fanno da anni - si fa scattare l’allarme, del tutto legittimo, sui rischi di infiltrazioni pericolose anche da noi.

È una storia ormai vecchia e certamente fondata e basta guardare a tutto il Nord Italia e solo un cretino potrebbe sottostimare i rischi, così come sarebbe illogico amplificare in una logica allarmistica o strumentale l’assioma Mafia=Valle d’Aosta.

D’altra parte a parlare sono una serie di esiti processuali s...

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09 dic 2024

Il marmo verde e l’Europa

Anche quest’anno - per la seconda volta - ho preso parte ad un evento del Sommet Grand Continent, svoltosi in Valle d’Aosta a Saint-Vincent. È stata quella cui ho partecipato una piccola sessione, incentrata sulla dimensione alpina, rispetto ai numerosi incontri monotematici che hanno impegnato personalità di diversa estrazione culturale. Il legame con la Valle deriva dal ruolo centrale di Gilles Gressan, valdostano da tempo a Parigi, figura interessante di intellettuale cosmopolita e multimediale.

Il fil rouge su cui con altri sono stato impegnato nel confronto è stata la digitalizzazione e l...

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08 dic 2024

Ripetere una bugia perché sia verità

Mi hanno sempre fatto impressione, sin da quando ero ragazzino, i miei coetanei – ne ricordo uno che poi passò all’estremismo opposto, come fosse un vizio -che si dicevano, con una fierezza farsesca, “fascisti”. In genere i soggetti avevano qualcuno in famiglia che, nostalgico del regime, li aveva indottrinati con le solite baggianate rétro.

Ricordo a proposito il libro di Francesco Filippini “Mussolini ha fatto anche cose buone”, sottotitolo “Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”. Si tratta di un testo esemplare, che andrebbe imposto da ripetere come un mantra a tutti gli ignor...

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07 dic 2024

Il tramonto di "mamma FIAT”

Come si fa a non pensare - nel riferirsi all’agonia della FIAT - a tre elementi.

Il primo, del tutto personale, è un’esame ai tempi dell’Università in cui ne avevo dovuto studiare la storia dell’impresa dagli albori agli anni Ottanta. Per cui su quel periodo risulto davvero acculturato.

Il secondo è un fatto aostano e una persona. La persona è Efisio Noussan, che fu uomo Fiat per eccellenza e il fatto, anzi la costruzione, il Palazzo Fiat ad Aosta, situato fra via Chambéry e Corso Battaglione, sede storica della sua concessionaria fin dagli anni in cui nel dopoguerra iniziò da precursore la m...

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06 dic 2024

Tenersi stretta la democrazia

Normalmente in questo periodo sento avvicinarsi una certa euforia natalizia. Quest’anno – e non solo per un imminente compleanno con molte primavere sul gobbone – ho una viva preoccupazione, che renderà ancora più insopportabile certa retorica buonista che avvolge il Natale con carta dorata.

Ho visto in televisione la straordinaria dignità di Michel Barnier, cui mi lega un sincero affetto, nel capitolare davanti all’Assemblée Nationale grazie alla coppia vergognosa Mélenchon-Le Pen, destra e sinistra abbracciati nel segno del populismo più becero, legati dall’odio per la democrazia. Lo si vede...

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05 dic 2024

Il lupo e la diffusione incontrollata

Non ho particolare astio - ci mancherebbe altro! - nei confronti del lupo, che trovo sia un animale nobile e sono lieto che sia tornato anche sulle Alpi, dopo le stragi che avevano portato alla sua scomparsa.

Segnalo, tuttavia, come le modalità del ritorno – foraggiato da un fondo comunitario che ha messo le ali a molti – non siano state opportunamente e previamente discusse con le autorità locali e le popolazioni, non fissando mai dei limiti numerici logici alla presenza di questi animali. Ed è in più sempre più insopportabile che chi segnala la necessità di porre limite all’espansione a ques...

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04 dic 2024

Autonomia differenziata e Speciali

Chissà che fine farà la famosa autonomia differenziata, la cui genesi già appartiene alle ben note bizzarrie all’italiana.

Voluta e votata in solitaria dal centrosinistra nel 2001 per contrastare l’ondata federalista della Lega (che era agli antipodi del presente sovranismo nazionalista!), la previsione è diventata un feticcio per il centrodestra (con qualche distinguo crescente di Forza Italia), che ha proposto una legge sulla sua applicazione, pur non avendo votato quel comma tre dell’articolo 116.

Norma che prevedeva appunto che la legge ordinaria potesse attribuire alle Regioni ordinarie ...

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03 dic 2024

Avrei parlato di Cavour…

Che peccato! In queste ore avrei dovuto dialogare al Forte di Bard sulla figura di Camillo Benso, conte di Cavour con Gilles Pécout, che oltre a essere Président de la Bibliothèque de France, è uno degli storici che conosce più a fondo il Risorgimento italiano. Purtroppo un suo impegno improvviso ha rinviato l’appuntamento – nel quadro più vasto delle manifestazioni del Grand Continent – ad altra occasione. Bard aveva un suo perché, rappresentando una sorta di punto a capo nella vita di Cavour.

In sostanza, da ufficiale del Genio venne spedito nel nostro Forte, che era in ricostruzione nuovo...

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