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29 apr 2024

Al ritorno da Napoli

Ero stato a Napoli e dintorni quattro volte, ma non aveva mai visto dal vivo molti posti topici da visitare. Anche se, premetto, avevo letto molto sulla città e per un periodo mi ero incuriosito delle storiche eruzioni del Vesuvio e dei Campi Flegrei, che hanno segnato i luoghi e forse sono anche all’origine del fatalismo partenopeo.

Proprio poco tempo fa, come Governo regionale della Valle d’Aosta, abbiamo con i miei colleghi approvato una delibera sull’ospitalità delle popolazioni campane in caso di emissioni violente che costringessero gli abitanti a lasciare i loro paesi. In Valle arriver...

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28 apr 2024

Le scemenze mattutine

Bisognerebbe creare un’apposita rassegna stampa mattutina, che individui le notizie più meritevoli per farsi qualche sana risata.

Come intitolarla sarebbe già una bella sfida, legata alla vastità di parole in lingua italiana che potrebbero essere usate come titolo e che designano con efficacia certe dichiarazioni o storie.

Si va dai classici come scemenza, imbecillità, idiozia, cretineria ai suggestivi grullaggine, somaraggine, scimunitaggine, zucconaggine, senza dimenticare - e si allarga la scelta - baggianata, castroneria, asineria, cavolata, stupidaggine, fesseria.

Ci sono poi espressioni...

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27 apr 2024

Macron e l’Europa di domani

Mi sono guardato il discorso di Emmanuel Macron, Presidente francese, dedicato all’Europa e pronunciato, come già avvenne sette anni fa, alla Sorbona di Parigi di fronte alle massime autorità e ai giovani studenti.

Propongo qui qualche stralcio del lungo intervento, forse persino troppo con gli attuali declinanti standard di attenzione, con cui il leader francese guarda, a mio avviso, oltre l’attuale mandato all’Eliseo, prefigurando un proprio ruolo futuro sullo scacchiere comunitario.

Un primo sguardo: “L'Europe a traversé des crises, elles aussi inédites dans cette période. Le Brexit, bien ...

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26 apr 2024

Il gioco del “se fossi”

Chissà se capita anche a voi di pensare alla propria vita, immaginando scenari diversi da quelli che si sono sinora realmente vissuti

C’è quel gioco al quale abbiamo giocato tutti del “se fossi”. Lo ricordate? “Se fossi un fiore.... sarei...; Se fossi una canzone.... sarei...: Se fossi un periodo storico.... sarei...: Se fossi una città... sarei...;Se fossi un libro... sarei...”. E avanti così con combinazioni di fatto infinite. Allora talvolta mi chiedo: se fossi rimasto giornalista e non avessi intrapreso, più per elementi di casualità che per scelta ricercata, un percorso dimostratosi lungo...

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25 apr 2024

Sul 25 aprile

Anche quest’anno mi avevano chiesto di parlare per il 25 aprile, ma sono via. Non so con esattezza quante volte sia intervenuto in questa data e l’ho sempre fatto con piacere, credendo nel significato di questa data in questa giornata simbolo della Liberazione, che ha radici particolari e forti in Valle d’Aosta.

Ho sempre cercato di farlo in modo asciutto, senza svolazzi retorici che non sopporto. I più bei discorsi li ho fatti quando molti partigiani erano ancora in vita e la festa aveva con la loro presenza un respiro pluralista, perché la Resistenza aveva tante anime e non capita come oggi ...

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24 apr 2024

Nulla da imparare?

Ho scoperto con il tempo di far parte di una tribù dell’alba. Sono quelli che, quando pubblico qui quanto scrivo quotidianamente e faccio lo stesso con lo stato temporaneo di Whatsapp che evapora l’indomani, guardano quasi subito il mio primo lavoro (si fa per dire…) di giornata.

La tribù è quella delle allodole dal nome dell’uccello che per gli antichi era il messaggero degli dei e che indica chi si sveglia prestissimo.

Quello spazio mattutino mi permette di scrivere e di leggere i giornali: ginnastica mentale che mi mostra un cammino che è diventata una convinzione, vale a dire che dalle p...

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23 apr 2024

Camminare per capire

L’importanza di andare a piedi, quando si è in vacanza, non è solo una questione salutista, ma è una specie di altrettanto salutare ritorno alle origini. Perché è una storia che parte comunque da lontano e cioè dal fatto che una volta - prima in particolare della motorizzazione - camminare era l’assoluta normalità.

Basta guardare dappertutto e ciò vale anche in Valle d’Aosta, terra di verticalità, dove spicca una clamorosa e vasta rete sentieristica, adoperata prima che le strade carrozzabili venissero costruite in particolare a partire dal secondo dopoguerra.

Lo stesso valeva non solo per cam...

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22 apr 2024

Il caso Scurati

Mi stupisco che ci si stupisca che in RAI ci sia stato chi aveva deciso di censurare Antonio Scurati - grande scrittore con libri indispensabili da leggere su Mussolini - per un suo testo sul Fascismo e il 25 aprile, poi egualmente letto dalla conduttrice nella stessa trasmissione in cui era stato previsto, malgrado il veto di fatto così aggirato…

Lo stop dimostrava come la RAI sia piena di persone che sono salite di grado per potenti aiuti della politica, pur senza meriti. Ho conosciuto nella mia esperienza aziendale dei mediocri leccaculi di questo genere e c’è anche qualcuno di loro che mi ...

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21 apr 2024

Abbaglio iraniano

Guardavo da un bar di piazza Chanoux ad Aosta il piccolo corteo di studenti contro il cambiamento per il Fridays For Future, tema quello del cambiamento climatico certamente decisivo. I manifestanti si sono poi spostati davanti a Palazzo regionale rimanendo non più di una quindicina, capitanati da un ragazzo più grande di età arrabbiatissimo, che animava il gruppetto. MI sono tornati in mente i miei cortei, le assemblee a scuola, i volantinaggi con combriccole ben più numerose nella metà degli anni Settanta.

Giulio Meotti sul Foglio ha ricordato come spesso quelle nostre manifestazioni foss...

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20 apr 2024

Il mondo dei complottisti

Scopro con vivo piacere una nuova rubrica su Huffpost, giornale online, diretto da Mattia Feltri, che ha una sua spiccata personalità e che dimostra il destino - anche se la cosa colpisce in negativo - della carta stampata, che declinerà ancora con le generazioni “tutto digitale”.

Pietro Salvatori è un giornalista di grande calibro e apre un nuovo appuntamento sul giornale e spiega lui stesso il perché del nome prescelto: ”Lo abbiamo chiamato Occam come omaggio al frate francescano e filosofo Guglielmo da Occam, che codificò il suo pensiero in quello che oggi viene conosciuto come “il rasoio d...

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