E' vero e confermo i dubbi del Canonico Donato Nouchy, allora giovane Priore di Arnad, rispetto alla morte in un incidente aereo del suo carissimo amico Corrado Gex. Il sospetto riguardava un'avaria all'aereo di Gex, mentre volava nella zona del Grand Combin. il deputato valdostano era riuscito ad atterrare lo stesso, ma aveva segnalato a Nouchy che si era trattato di una manomissione del motore e che in caso di un suo incidente avrebbe dovuto nutrire sospetti. I timori riguardavano, secondo Nouchy, singole personalità - di cui non mi fece nome - ex partigiani comunisti che volevano punire Gex per il suo spostamento a destra. Nulla di complottistico, ma una sorta di follia, che non aveva a che fare con il piano - tutto politico - degli scontri in corso nella politica valdostana, come ebbe modo di dirmi, nel commentare quei mesi turbolenti che portarono poi alla caduta della Giunta del Leone, anche come riflesso dei nuovi equilibri politici a Roma. Personalmente non credo alla tesi dell'attentato e penso invece che fu l'imprudenza di Gex a causare la caduta del suo aereo e la morte sua e dei suoi compagni di viaggio. All'aeroporto di Albenga, non a caso, gli fu sconsigliato di partire e non a caso ci fu, per paura, chi non volle ripartire con lui. Il resto, nel rispetto delle convinzioni di tutti, anche di chi è pieno di dubbi e di dietrologie, rischia semplicemente di alimentare storie infondate. Le morti violente, specie di persone giovani e famose, gemmano dei miti, di cui bisogna non solo diffidare ma che necessitano anche la lucidità necessaria per evitare paradossi e magari dimenticanze. Per cui, ad esempio, è stato meritorio ricordare Gex con grande dispendio di energie e di denaro, ma ci sono molte altre personalità - penso ad esempio ad Albert Deffeyes, morto giovane ma per malattia - che non devono essere dimenticate.