Luis Durnwalder, presidente della Provincia di Bolzano, mi ha risposto - l'altro giorno a Bruxelles - con decisione: «ricorreremo alla Corte costituzionale». Si riferiva ad una mia richiesta su come vedesse la manovra finanziaria, con l'impressionante "lenzuolata" di norme in un decreto legge abnorme per contenuti e vastità di materie trattate, gran parte delle quali "imposte" con cavilli giuridici alle Autonomie speciali. Un'invasività violenta e mortificante, senza precedenti nella storia della Repubblica e evocarne sin da subito l'incostituzionalità è fondamentale per smontare il solito refrain dei "ricchi", "privilegiati" ed "egoisti". Ci riflettevo studiando approfonditamente lo spaventoso atto Senato numero 2228 (disegno di legge numero 78 del Governo) con i suoi 56 articoli che hanno sortito due enormi malloppi dell'Ufficio studi di Palazzo Madama. La lettura, per chi sia del mestiere, è un crescendo di stupore e di amarezza per un attacco inusitato a cui sarà bene reagire con forza e senza imbarazzi, in primis da parte della maggioranza autonomista in Regione, verso un Governo nazionale che aggredisce l'Autonomia speciale.