Pensavo di averle sentite tutte, ma vi racconto di una parola che mi ha stupefatto. Sono stato ad un seminario in una Venezia carnevalesca (piena di francesi!) per parlare d'Europa, ma il mio intervento "generalistico - regionalista" (ho parlato pochi minuti come contraltare ad interventi fiume), inserito in una discussione tutta veneta. E' sempre interessante vedere come su certi terreni - tipo politica di programmazione o misure anti-crisi - si muovono gli altri, specie un colosso come il Veneto dove i dati economici e occupazionali restano critici e la ripresina tribola (un solo intervenuto era invece ottimista, ma il pubblico scettico rumoreggiava). Annotazione clamorosa: in Veneto crollano gli iscritti all'Università con le famiglie sconcertate per quella "fregatura" (detto da un Prof) del "3+2", laurea di primo livello e laurea magistrale. E il neologismo? Eccolo: «nordestino», cioè del Nord Est! Mi sono presentato all'utilizzatore del sostantivo o dell'aggettivo, secondo l'uso, dicendogli «Buongiorno, sono un "nordovestino"». Chi di neologismo ferisce di neologismo perisce. Il Professore mi ha guardato e mi ha detto lapidario: «Il Nord-Ovest non è come il Nord-Est"». Sono perfettamente d'accordo, ma non mi sembrava il caso di infilarmi in un lunga discussione: dovevo prendere il vaporetto.