Il Carnevale - chissà poi perché - "impazza" e credo che nessuno in Valle sfugga alla ricorrenza. Io, come è ovvio che sia, sono affezionato al "Carnevale storico di Verrès", che ho vissuto sin da bambino e nel quale, divertendomi molto, ho fatto il Conte, così come mia madre fece la Contessa. Quello di Verrès è un rito collettivo che coinvolge gran parte della popolazione e chi "sfila" ci tiene molto perché compartecipa ad una festa corale. Ciò crea per altro una difficoltà di ricambio per le giovani generazioni che ambirebbero a sopravvenire e ciò credo valga per gli interi aspetti organizzativi. Quel che colpisce è come la meravigliosa fortezza, oggi dotata di impianti tecnologici a norma, ad esempio il riscaldamento, non abbia ancora, al di là del Carnevale, una destinazione definitiva, pensando anche ai grandi spazi del sottotetto. Ma il vero problema è il collegamento tra paese e castello, oggetto di uno studio finanziato con fondi europei e che prevedeva un ascensore e un montacarichi scavati nella roccia che collegassero borgo e castello a vantaggio di una fruizione resa oggi difficile per l'accessibilità obbligatoria a piedi. Purtroppo quest'idea, con mio dispiacere, è finita nel dimenticatoio.