Non basta una vita per vedere tutto il mondo. Ci pensavo seguendo le gesta dei tre miliardari, due già saliti sino al primo scalino dello spazio, vale a dire Richard Branson ("Virgin Galactic") e Jeff Bezos ("Blue Origin"), mentre il terzo sarà Elon Musk ("SpaceX"). Difficile dire se questa loro brama sia una spacconata o un business, ma quel che è certo è che anche per loro, imprenditori di grande fiuto, di questi tempi i confini terrestri si sono in moltissimi casi chiusi senza appello. La ragione oggi prevalente è lui, il "covid-19", questo minuscolo essere vivente che tanto ci sta facendo male e che se avesse una coscienza e delle mani le batterebbe a tutti quei no-vax che inneggiano alla loro libertà di vaccinarsi ed alla sua di propagarsi. Guardate il sito del Ministero degli Affari Esteri nella sezione riferita ai viaggiatori in cui si elencano e si motivano e rischi e, nel caso in esame, le chiusure di confini causate dalla pandemia.
L'ho visto nel pianificare le vacanze con il solito largo anticipo grazie alla sapiente regia di mia moglie. Le mai visitate Seychelles sono chiuse perché la popolazione è stata vaccinata con lo scarsamente efficace vaccino cinese e quindi nulla di fatto. Avevamo anche guardato per settembre un rapido giro in Israele, prima che riprendesse lo scontro coi palestinesi ed anche lì i dubbi di ripartenza del virus per via delle varianti ha chiuso un Paese che ha dimostrato come si vaccina, ma questo non vuol dire non proteggersi da chi arrivi dall'esterno. Casi personali, che sono applicabili ai confini interni dell'Italia, che abbiamo già visto a causa della diversa colorazione delle regioni secondo il rischio in corso. In tanti scrutiamo la regione della meta prescelta ed io andrò in Sardegna solo perché l'ineffabile Roberto Speranza, ministro della Salute, ha finalmente accettato di cambiare certi parametri a beneficio in particolare del turismo marino. Ennesima dimostrazione che siamo un Paese mediterraneo in cui le Alpi, come si vede dalle regole inapplicabili imposte alla piccola Valle d'Aosta, possono essere prese a calci nelle gengive con una splendida continuità fra il Conte I e II e l'attuale Governo Draghi. Ma la verità, tornare al mondo, è che molti Paesi sarebbero comunque chiusi per via della stupidità umana, fatta di guerre che chiudono i confini o per ragioni ideologiche, come ben si vede con gli estremisti islamici (ultimo caso l'Afghanistan con i talebani che si riprendono tutto). Morale: anche senza la pandemia sono molte le destinazioni che si sono chiuse e sono molte più di quanto fossero in contemporanea in passato e certe mete rischiano di esserlo, con mia grande disappunto perché gli anni passano, per molto tempo. E' un vero peccato perché viaggiare non è solo scoprire tante cose nuove e incontrare altre civiltà con i suoi usi e costumi, ma serve anche a rivalutare i nostri luoghi in un confronto altrimenti impossibile. Lo descrive bene lo scrittore Claudio Magris: «Nel viaggio, ignoti fra gente ignota, si impara in senso forte a essere Nessuno, si capisce concretamente di essere Nessuno. Proprio questo permette, in un luogo amato divenuto quasi fisicamente una parte o un prolungamento della propria persona, di dire, echeggiando don Chisciotte: qui io so chi sono».