Tocca studiare i capovolgimenti ultimi in ordine di tempo del PNRR, che cascano anche sulla testa di Regioni e enti locali della Valle d’Aosta e anche dei privati che in qualche modo ci hanno acceduto. Come avvenuto sin dall’inizio e con gli ultimi tre Governi di diverso colore, le decisioni sono state prese dal centro senza alcuna condivisione. Una logica dirigista francamente sbagliata e che ha marcato errori e inefficienze che pesano sulle scelte e rendono scricchiolante il sistema e mettono a rischio molte progettualità. Poiché me ne occupo ormai da tempo, posso garantire che tutto sarebbe stato diverso se ci fossero state discussioni preliminari e strategie condivise. Oggi si improvvisa e si rincorrono gli obiettivi da raggiungere in una corsa ad ostacoli in una rete di controlli che non solo crea affanni ma spinge molti a rinunce o a rallentamenti per regole eccessive e cerebrali. Ma questo è il mare in cui nuotare per non annegare. Con il paradosso che sulla medesima rimodulazione due giornali, La Stampa è il Corriere della Sera, annunciano uno i dubbi dell’Europa e l’altro la viva soddisfazione dell’Europa. Roba da non credere…