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22 mar 2010

Intercettazioni

di Luciano Caveri

Alla fine di tutto, ovvio aspettarselo viste le diverse piste che si stanno incrociando in "inchieste calde" che dominano l'informazione, tornerà d'attualità il disegno di legge sulle intercettazioni. Uso il termine generico perché si tratterebbe di normare con leggi più restrittive le intercettazioni sia telefoniche che ambientali. Vorrei ripetere il mio pensiero: le intercettazioni non servono per cercare i reati, ma servono a supporto di inchieste che abbiano già una propria ragion d'essere; esiste un'evidente logica nel non pubblicare con facilità conversazioni che finiscano incidentalmente in fascicoli processuali, facendo finire le persone alla gogna; l'uso delle intercettazioni, anche per i loro costi, va usato in maniera intelligente e mai indiscriminata. Ciò detto, però, non esiste neppure la logica inversa: quella di impedire, per questioni di sostanza o di budget, l'utilizzo di una tecnica investigativa indispensabile e l'utilizzo di un principio generico di privacy di fronte a certe nefandezze registrate lasciano il tempo che trovano. I reati contro la pubblica amministrazione o le attività criminose nella loro diversa declinazione non consentono sconti o scorciatoie. Purtroppo tutto quello che è buonsenso e ragionevolezza in Italia non vale più in una sorta di deriva di cui non si vede ancora l'esito. Personalmente credo che siamo comunque alla vigilia di cambiamenti con il passaggio delle regionali e forse non solo.