Quando ero un cronista televisivo e mi preparavo per le dirette per le elezioni comunali, mi attrezzavo tipo "Enciclopedia Britannica" per un commento minuto, Comune per Comune, sapendo quanto - eccettuato direi Aosta - il dato politico locale abbia una lettura ingarbugliata e talvolta non propriamente comprensibile per le dinamiche che si manifestano. Dato per acquisito il partito degli astensionisti e di chi si esprime a suon di nulle e bianche, che è bene non sottostimare e richiamarsi a grandi democrazie con pochi votanti appare solo consolatorio, è chiaro che ad Aosta si afferma la coppia Giordano-Follien con due sottodinamiche tutte da analizzare. Mi riferisco ai risultati delle singole forze politiche per coalizione e poi il gioco delle preferenze. Ora mi sembra prestino e francamente non so neppure se prossimamente mi imbarcherò in analisi dettagliate. Sui Comuni per l'UV direi che ci sono stati successi inaspettati o a lungo inseguiti in Comuni tradizionalmente difficili, ma ci sono state anche sconfitte, purtroppo in Comuni di una certa taglia, ma per ora non mi avventuro in numeri esatti. Ma tento di citare qualche Comune: passano di campo in positivo Donnas, Fénis, Fontainemore, Gressan, Issogne, Lillianes, Rhêmes-Notre-Dame, Saint-Denis, Torgnon, Villeneuve; escono dalle liste vincenti in passato con presenza unionista Aymavilles, Champorcher, Charvensod, Cogne, Gressoney-Saint-Jean, La Thuile, Saint-Christophe, Saint-Pierre. Mi scuso per eventuali errori o omissioni involontarie. Personalmente, come elettore di Saint-Vincent, son contento dell'accoppiata Perosino-Bordet, che ha vinto in un clima piuttosto difficile.