La Valle d'Aosta finisce in "nazionale" a causa della pubblicazione sul sito web del Comune (che è anche albo pretorio elettronico) dei genitori di Pont-Saint-Martin che non hanno pagato la quota della mensa scolastica per i figli. Bene ha fatto il Sindaco, Guido Yeuillaz, a chiedere subito «scusa» per la pubblicazione del nome dei bambini che, in quanto minorenni, vanno protetti nella loro identità. Discorso diverso per i genitori, più volte richiamati ai loro doveri, compresa la spiegazione della possibilità, in caso di necessità, di essere esentati dal pagamento di questa tariffa. Alla fine la loro situazione è finita in una delibera comunale che, in ottemperanza al principio della trasparenza e della pubblicità degli atti, è finita in Rete. Chi parla di "gogna mediatica" non sa cosa dice. Io credo che ci si debba intendere su di un principio. Fatta salva la tutela di chi, in stato di indigenza o in temporanea difficoltà, può godere di forme di "protezione", lo "Stato sociale" si basa sul corretto corretto dei cittadini: pagare le tasse e le prestazioni a diverso titolo fornite a pagamento (in genere non a totale copertura, ma in compartecipazione con il pubblico). Questo è un principio insostituibile della rete di protezione sociale e di offerta dei servizi caratteristici dello "Stato sociale", che funziona solo se la comunità è cosciente non solo dei diritti ma anche dei doveri. Non ci può essere lassismo o rassegnazione da parte degli amministratori che, tra l'altro, in caso di inerzia rispondono con i propri quattrini.