Oggi non avevo voglia di scrivere di politica: credo che, come a tutti, la situazione attuale - anche se la causa scatenante del malessere può essere diversa a seconda delle proprie simpatie politiche - dia un certo voltastomaco. Alla fine ho deciso di parlarne e poi, per il resto della settimana, prometto di non farlo. Silvio Berlusconi governa legittimamente perché ha vinto le elezioni e questo, in democrazia, è un presupposto cui non si deve venir meno. Questo significa però il dovere di governare e di farlo grazie a quella maggioranza ampia che ha ottenuto in Parlamento (e ciò è conseguenza anche di una legge con fortissimo premio di maggioranza) e che relega l'opposizione ad un ruolo di controllo ma senza possibilità di fare melina. Invece il Governo Berlusconi e la sua maggioranza parlamentare non ce la fanno a confermare le promesse fatte e chi denuncia oggi la "paralisi", qualunque siano le sue ragioni, fotografa la realtà. Litigiosità, vicende giudiziarie, incapacità di alcuni, "effetto annuncio", blocco delle Camere, atteggiamenti autoritari ad esempio con la continua apposizione della "fiducia": l'elenco potrebbe continuare ancora e lo dico con dispiacere, perché chi crede nelle regole democratiche può avere, come dicevo all'inizio, simpatie o antipatie ma sa che chi è stato scelto per governare deve governare. Così, invece, si vivacchia e così capita che a tutti, amici e nemici, alleati e avversari, destrorsi e sinistrorsi, viene - come osservavo anche per ragioni opposte - il voltastomaco.