La paralisi della "Commissione Paritetica Stato - Valle d'Aosta" è purtroppo una realtà a causa del finanziamento ridicolo per il 2011 (trecento euro...) che a Roma è stato stanziato per i tre membri di parte statale. Uno sgarbo per una Commissione di rango costituzionale, di cui ho l'onore di essere membro regionale. Peccato perché in poco più di un anno sono state approvate definitivamente ben cinque nome d'attuazione: nuovo ordinamento finanziario, Corte dei Conti, sanità penitenziaria, edilizia residenziale pubblica e trasporto ferroviario. Imminente dovrebbe essere anche la regionalizzazione dei compiti e delle funzioni dell'"Ispels - Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro". Il Consiglio dei Ministri, con ragioni speciose, aveva rinviato in Commissione la regionalizzazione dei veterinari di confine e l'importante norma sugli Archivi storici. All'attenzione della Commissione ci sono ora l'"Ordinamento linguistico", necessario anche per dare dignità piena al francoprovenzale e ci sono norme in studio su Università, Protezione civile e Parco del Gran Paradiso. Ma la mancanza di fondi ha incredibilmente bloccato tutto.