Questa mattina mi limiterò ai soli auguri: è Natale e dunque sono giustificato se non scrivo per un giorno dell'anno, interrompendo un appuntamento quotidiano che è - lo dico con piacere - molto seguito... E' giusto però rispondere anche qui ai molti auguri ricevuti in un crescendo ormai davvero multimediale che ormai attraversa stili e modalità diversissimi, dal sobrio al kitsch. Grazie di cuore a tutti e grazie anche a chi si è ricordato della personale bizzarria di essere nato il giorno di Natale. Oggi in effetti compio i miei primi 54 anni! Un'età un tempo veneranda, ma oggi non ancora così terribile. Un'avvertenza finale è necessaria. Se in alcune zone della Valle d'Aosta Babbo Natale non è ancora arrivato - con sconcerto dei bambini e dei genitori che questa mattina ci resteranno di sasso - confesso le mie colpe. Stanotte, infatti, ho sentito armeggiare in soggiorno. Con questa storia dei ladri d'appartamento sono sceso piano piano e ho colto in flagrante un'ombra furtiva e massiccia che si aggirava vicino all'albero di Natale. Ho acceso le luci ed era lui: Babbo Natale. L'ho invitato a sedersi e gli ho offerto da bere qualcosa di serio e non il banalissimo bicchiere di latte preparato la sera come accoglienza. «Io odio il latte - mi ha spiegato Babbo Natale - perché sono intollerante al lattosio, ma sono costretto a berlo lo stesso per ottemperare alla tradizione cominciata dai miei avi». Si è sciroppato senza colpo ferire alcuni bicchieri di Barbaresco e non ha disdegnato neppure qualche grappetta. Mi ha raccontato la sua vita nel "dietro le quinte" e pian piano si è sgretolato il mito del personaggio. «Quel che odio è la ripetitività, la lettura di milioni di lettere dei bambini, l'organizzazione dei lavoro degli elfi, lo stress delle consegne in una sola notte!». Le lamentazioni si sono così concentrate in quella che è diventata la classica ciucca triste. Ad un certo punto si è addormentato di schianto. Sono tornato a letto e ancora adesso lo sento russare di sotto. Tra poco lo andrò a svegliare: non vorrei che al risveglio il piccolo Alexis lo trovasse. Già nella vita le delusioni non gli mancheranno ma cominciare con un Babbo Natale ubriacone...