Leggo con distratta curiosità dell’esito delle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia. Vince il Centrodestra senza se e senza ma e non penso che ci si debba stupire perché è ancora, dopo le Politiche, sulla cresta dell’onda. Sott’acqua non tutto è così facile all’interno della coalizione, ma quando si vince tutto si aggiusta. L’astensionismo resta il trionfatore di questa tornata elettorale e temo che questa scelta di disertare le urne non sia ancora sufficientemente compresa dal mondo politico. Ormai è una malattia della democrazia, cui bisognerebbe reagire con una spiegazione semplice e cioè che la democrazia è e resta partecipazione. Nel caso delle Regionali la polarizzazione sulla sola figura del Presidente eletto non aiuta a difendere una democrazia diffusa con Consigli regionali al guinzaglio di un solo protagonista posto sul trono. Ci ragioni la vasta truppa che in Valle d’Aosta predica il presidenzialismo come bacchetta magica.