Sono andato a votare sabato prima di cena. I seggi erano vuoti con pochi e sparuti elettori.
Non è stato difficile capire che quanto previsto - e cioè di un gran peso dell’astensionismo sulle Europee - si sarebbe concretizzato. In Valle d’Aosta la cifra dei non votanti è ormai fissata al 42,54, mentre 5 anni fa il dato regionale era stato del 51,91%.
L’astensionismo e iil numero elevato di schede bianche e nulle è stato in Valle accentuato dalla mancanza di una candidatura dell’Union Valdôtaine e assieme a quegli altri autonomisti - me compreso con convinzione - che fra meno di una settimana si ritroveranno tutti assieme nella Réunification, ormai davvero indispensabile sotto il simbolo storico del leone rampante. Tra una settimana potrò parlare di questa importante novità che già mi emoziona e che ci farà forti nell’iter per portare alla Corte Costituzionale una richiesta di incostituzionalità della legge elettorale vigente per le elezioni europee nei meccanismi che di fatto non tutelano i valdostani nel loro legittimo desiderio di avere un parlamentare europeo.
Ma veniamo alle elezioni per il Parlamento europeo. Ci ragiono all’alba non avendo fatto per scelta maratone notturne, diffidando degli exit poll e perciò preferendo lavorare su dati certi ma non definitivi a livello nazionale al momento in cui scrivo.
Cominciamo dall’Italia, dove Fratelli d’Italia vince con nettezza, bene il PD e Forza Italia, i Verdi superano il quorum, male Lega e Cinque Stelle rispetto a cinque anni fa e alle loro speranze, così come Renzi e Calenda. Passiamo alla Valle d’Aosta, ricordando tuttavia che bisogna prendere con le pinze ogni elemento comparativo con altre elezioni. Fratelli d’Italia ottiene l’”effetto Meloni”, ottenendo il 24,3% dei voti ed è il più votato. Malissimo la Lega che si ferma all’8,8% (nel 2019 era al 37%), così come tombale il 4 5% dei pentastellati. Forza Italia 7,8%. Bene il Partito Democratico (20%), così come l'Alleanza Verdi e Sinistra, che supera il 12,1%. Rassemblement valdôtain ottiene io 7,1% ed era l’unico leone sulla scheda. Azione un significativo 7,7% grazie alla candidatura del giovane aostano Leonardo Lotto.
Per ora resto il solo parlamentare europeo valdostano ed è un record che ovviamente mi lusinga, ma mi spiace per la Valle perché avere un rappresentante a Bruxelles-Strasburgo sarebbe importante e bisogna lavorare per avere garanzie per poterlo fare in qualche modo.
Sull’Europa mi prendo un pochino di tempo e certo alcune forze di estrema destra vincenti, ad esempio in Francia e in Austria, inquietano, ma altre maggioranze senza gli estremisti - a conti fatti - reggeranno per fortuna e per scelta dei cittadini europei le Istituzioni comunitarie.
Chapeau, infine, per la scelta di Macron di indire in Francia le elezioni Politiche, sapendo che sono altra storia con diverso sistema elettorale e lo ha fatto con rapidità e guardando negli occhi i suoi connazionali. .