Fa sempre impressione snasare dei cambi negli usi e costumi e nei comportamenti sociali, specie quando sono negativi. Sondo con curiosità il mondo adolescenziale, avendo la gioia di avere un figlio di quell’età e ben sapendo che il periodo è complesso e bisogna armarsi di pazienza.
Adolescenti lo siamo stati tutti e sappiamo come in quel periodo di crescita ci siano momenti e comportamenti ribellistici e uno scarso equilibrio in quell’afflato di crescita che significa la ricerca di una propria personalità e autonomia. Aggiungerei tre cose in più. I ragazzini di oggi sono quelli che hanno vissuto con una serie di conseguenze le logiche di chiusura del periodo pandemico. Questa eredità colpisce in relazione con le altre due vicende che ineriscono la socialità e cioè la sfida per evitare nuove solitudini.
Parlo del calo demografico, che aggiunge un carico da novanta non indifferente: la logica del "cortile” e cioè di amicizie e compagnie di prossimità è cambiata e si somma all’eccesso di apprensione dei genitori.
Si aggiunge come ultimo elemento - arma letale sulla mente dei nativi digitali - il peso dei telefonini e dei videogiochi, che creano vere e proprie dipendenze, che disumanizzano i rapporti fra ragazzi e rischiano di innescare fenomeni gravi da non sottostimare.
Noto oggi un accentuarsi di due rischi concreti, che vedo in evidenza.
Il fumo da anni era in calo, mentre oggi la moda delle puff sbaraglia. Si tratta di sigarette elettroniche che sprigionano aromi particolari e accattivanti, come il profumo di zucchero filato, di lampone blu o di Coca cola. Quando si fumano queste sigarette, il liquido a base di nicotina al loro interno viene riscaldato e produce aerosol. Il vapore che si forma viene inalato, proprio come succede con le tradizionali sigarette elettroniche. A differenza di queste ultime, però, non possono essere ricaricate, essendo sigarette usa e getta. Il problema di queste sigarette elettroniche al sapore di frutta è che hanno un alto potenziale di dipendenza perché in poco tempo chi le fuma assume parecchia nicotina. Alcuni modelli contengono addirittura il corrispondente di nicotina di 300-400 sigarette. Aggiungo che purtroppo esiste un vero e proprio spaccio di questi prodotti.
Anche in Valle d’Aosta questa novità sta invertendo la diffusione del fumo.
La Francia ha già votato una legge che vieterà i puff e la notizia che manca poco allo stop è stata, pochi giorni fa, così riferita nei giornali francesi: ”La Commission européenne vient d’autoriser la France à interdire les puffs, ces cigarettes électroniques jetables très populaires chez les adolescents. Selon une étude réalisée à la demande de l’Alliance contre le tabac (ACT) en 2023, parmi les jeunes de 13 à 16 ans, 73 % des sondés avaient déjà entendu parler des puffs et 15 % les avaient déjà utilisés. Parmi les utilisateurs, 47 % avaient débuté leur consommation de nicotine par ce biais (contre 28 % en 2022), et 23 % s’étaient ensuite tournés vers d’autres produits du tabac et de nicotine. La proposition de loi transpartisane, portée par Francesca Pasquini, avait été adoptée par le Parlement français en mars dernier. La ministre de la Santé de l’époque, Catherine Vautrin, avait dénoncé un « fléau sanitaire, social et environnemental », soulignant que le marketing de ces produits est conçu pour attirer les jeunes avec des couleurs vives, des arômes fruités, et des prix bas”.
Mi sembra una scelta saggissima.
Avevo detto di un secondo rischio. Bisogna fare attenzione ad un ritorno in forza dell’alcol fra gli stessi minorenni. Troppo facile l’acquisto in negozi compiacenti e in certe feste popolari, dove non ci sono abbastanza controlli sui giovanissimi che comprano e consumano.
Questo avviene specie per il fenomeno inquietante degli shottini e cioè del bicchierino di superalcolico a poco prezzo bevuto tutto d'un fiato (i valdostani lo chiamano “cul blanc"), che non è una novità se non per l’estensione in corso del fenomeno e per l’uso di certi superalcolici che mai avrei pensato spuntassero.
Esiste una manica troppo larga verso i i minorenni con rischi di abusi degli esercenti che compiono un reato, facilitando uno scimmiottamento sociale derivante da certe “mode” che pesano pericolosamente sulla salute.