Fa sempre impressione vedere in "Blade Runner" - celebre film di fantascienza del 1982, diretto da Ridley Scott - la scena interpretata da Rutger Hauer, l'attore olandese morto in queste ore, nel suo ruolo magistrale del replicante, un essere umano sintetico protagonista del monologo diventato proverbiale: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
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I pensieri estivi si riempiono di luce e di colori ed è vero che il nostro umore ne risente in profondità.
...continuaMi ha sinceramente impressionato come - a parte quegli imbecilli di complottisti che non credono che l'impresa sia avvenuta - si sia celebrata in modo corale ed universale lana spedizione del luglio del 1969, quando gli americani arrivarono sulla Luna.
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In questi giorni guardo meno i diversi ammennicoli sul Web perché non sono in Europa e dunque il roaming costa caro e, anche se c'è il wifi, mi limito all'essenziale, ragionando su di un fatto semplicissimo.
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Poveri sovranisti italiani, il loro orgoglio nazionalista è davvero di cartapesta.
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La plastica, pensando agli sforzi iniziali degli inventori, ha ormai quasi un secolo di vita.
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Anche da distante, come sono in questi giorni, seguo la cronaca valdostana, pur ripromettendomi di scrivere da qui - per necessità di decompressione - più di cose varie piuttosto che di storie della Valle con cui troppo spesso durante l'anno riempio questo mio spazio quotidiano.
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Non ho precisa idea di quando abbia bevuto la mia prima "Coca-Cola".
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Si gonfia come un clamoroso fenomeno mondiale la rievocazione di quel 20 luglio del 1969, quando l'uomo arrivò sulla Luna e nacque il verbo "allunaggio".
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