Il digitale è rivoluzionario
La mia posizione è nota. Dopo tanti anni di politica, so bene - quando si lavora nel governo di una Regione come la Valle d’Aosta - che si hanno sulla testa due cappelli, uno è quello di amministratore della cosa pubblica e l’altro è quello di politico che cerca di trasfondere nella quotidianità il proprio zaino di idee e progetti.
Capita, nella roulette che gira creando casualità, di doversi occupare di settori interessanti, ma che necessitano per poter districarsi di capire e di conseguenza di studiare per avere quelle informazioni che possano consentire con coscienza di scegliere.
Così è ca...
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