L'utilizzo delle piazze pro o contro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è piuttosto grottesco in una Democrazia, ma chi gioca con le Istituzioni lo fa volentieri e rischia di cascare nella medesima trappola chi, invece, intende difendere la democrazia rappresentativa.
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Non me la sento ancora in queste ore di commentare a fondo i dati ottenuti dalle liste nelle elezioni regionali valdostane di ieri e neppure di occuparmi dei candidati risultati eletti in questa Legislatura.
...continuaGrande Sabino Cassese sul "Corriere della Sera" nel raccontare l'evoluzione della politica italiana e il rischio di derive che fanno venire i brividi in questo quadro indeterminato.
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Aspettiamo, in una probabile lunga apprensione, gli esiti elettorali in Valle d'Aosta e non resta che distrarsi ed incrociare le dita.
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Proporrò un brano istruttivo ma solo apparentemente datato, perché - pur vivendo con convinzione la nostra contemporaneità - dobbiamo imparare ad ascoltare la Storia e certi richiami ancora udibili e soprattutto spendibili che ci arrivano dal passato.
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Sss… il silenzio elettorale incombe e dunque non dobbiamo parlare, anzi parliamo sottovoce per non disturbare.
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Si conclude la campagna elettorale e domani starò zitto, perché trovo che si debba essere rispettosi del silenzio elettorale, diventato con il Web una specie di burletta, quando invece credo che questa pausa di respiro prima delle urne sia un segno di civiltà, caratteristica non più così usuale.
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L'interrogativo, ormai sospeso per aria da tempo, è diventato persino noioso nella sua ripetitività e nelle more di un parto che sembrava infinito, tanto da far temere che si fosse trattato di una grottesca gravidanza isterica.
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Si sta quasi completando il conto alla rovescia per le elezioni regionali per l'elezione del Consiglio della quindicesima Legislatura, a quasi settant'anni dal primo voto democratico di questo organo, che risale all'8 dicembre del 1949.
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Capita, al tempo dei "social", di avere degli amici remoti, che non si incontrano mai o raramente, ma con i quali - come gli amis de plume con cui un tempo si intrattenevano rapporti epistolari - ci si scrive lanciandosi dei messaggi a distanza.
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