Quando leggo delle proteste di certe periferie romane, contro i centri di accoglienza degli immigrati e contro i "campi rom", mi viene in mente di quando, nei soggiorni romani, capitava di passare in quelle zone, spesso per evitare ingorghi epocali lungo le tangenziali, e vedevi un mondo di degrado e di abbandono.
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L'Italia è il Paese del "Gioco delle tre tavolette".
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Chi da molto tempo percorre le "praterie" della politica diventa, giusto o sbagliato che sia, un interlocutore per chi pensa che tu sappia tutto su quanto bolle in pentola.
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Per le generazioni degli anni Cinquanta - a "domanda risponde" degli adulti molesti al quesito «cosa vuoi fare da grande?» - la scelta a colpo sicuro era: «l'astronauta!».
...continuaVanno o no mostrati gli orrendi filmati propagandistici del sedicente Stato Islamico con cui si documentano le selvagge decapitazioni? La prima risposta è: "no", non vanno mostrati.
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L'altro giorno ero nella via principale di Alba, la Capitale storica delle Langhe.
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Se oggi fossi un parlamentare, mi guarderei allo specchio per capire che cosa mi stia succedendo, al di là degli schieramenti e delle personali convenienze.
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Il mondo della viticoltura mi ha sempre affascinato, almeno per tre ragioni.
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Quando penso alla situazione dell'aeroporto "Corrado Gex", dedicato al deputato valdostano, che capì per primo le potenzialità del volo aereo per la Valle d'Aosta, mi prende male.
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Il Presidente Giorgio Napolitano, con il suo aplomb, non ha nulla del napoletano verace, così come viene rappresentato con una caricatura.
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